| Preghiere e
Meditazioni |
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8 Marzo 1915 In generale, lo stato è quello
di una calma e profonda indifferenza, l’essere non prova né entusiasmo
né depressione, né gioia né dolore. Guarda la vita come uno spettacolo
nel quale non ha che una piccolissima parte; percepisce le azioni e le
reazioni, i conflitti di forza, in quanto appartenenti
contemporaneamente al suo essere che va oltre la piccola individualità
transitoria , e completamente estraneo a questa individualità. Ed è una pena silenziosa quanto crudele, sottomessa, priva di rivolta, una pena senza desiderio di evitarla o di uscirne e piena di una dolcezza infinita in cui si congiungono strettamente la sofferenza e la felicità; qualcosa d’infinitamente vasto, grande, profondo; troppo grande e troppo profondo forse per essere compreso dagli uomini…qualcosa che contiene il germe di domani… |